Impianti a biomassa

Energia da biomasse

  Da materiali di scarto di origine organica, di natura vegetale e animale, è possibile ottenere una fonte di energia pulita. Ai sensi della legislazione comunitaria, con il termine “biomassa” si intende “la frazione biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui di origine biologica provenienti dall’agricoltura, dalla silvicoltura e dalle industrie connesse, comprese la pesca e l’acquacoltura, nonché la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani”.

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Le fonti rinnovabili, oggigiorno, forniscono solo il 7% del fabbisogno energetico mondiale. Sono di gran lunga utilizzate maggiormente fonti quali petrolio, carbone o nucleare, altamente pericolose e dannose per gli equilibri climatici. Si devono, quindi, mettere in pratica le buoni prassi rivolte al risparmio energetico e preferire l’energia prodotta con fonti alternative.
L’Italia, attualmente, produce da fonti rinnovabili circa il 14,5% del totale di energia elettrica richiesta, con il 10,7% proveniente da fonte idroelettrica e la restante parte data dalla somma di geotermico, solare, eolico e combustione di biomassa o rifiuti.
Sebbene lontana, quindi, dagli obiettivi comunitari che prevedono la produzione del 22% di energia da fonti rinnovabili entro il 2010, l’Italia è il quarto produttore di energia pulita nell’Unione Europea. Negli ultimi anni, tuttavia, la produzione italiana è cresciuta molto poco o si è mantenuta pressoché stabile, nonostante una forte crescita della fonte eolica

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